Il titolo della serie artistica compare volutamente e ripetutamente sulla tela, sul corpo delle figure ritratte, come un segno, sui chiodi, sugli strumenti chirurgici e sulle siringhe per evidenziare la personale “percezione dell’imperfezione”, il trauma “invisibile” che deve essere trasformato.
Un viaggio di ricerca si snoda attraverso le tele, con immagini dolorose ma mai orrende, verso la scoperta della verità. Le opere sono un racconto fatto di figure personali che sviluppano una storia; dall’occultamento interiore del mondo, alla rappresentazione consapevole del dolore, mostrando un’identità distrutta e poi rinata.
Nell’insieme delle opere il colore azzurro si allontana dal simbolismo chirurgico e diventa il cielo, in cui le figure rivivono.
In un mondo artistico dove il colore domina la scenografia, il suo messaggio è e sarà sempre di gioia e felicità verso la vita perché “La violenza è un atto materiale che l’Anima non riconosce”.